LensCrafters premia i talenti della Scuola d’Italia a New York

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A New York gli studenti della Scuola d’Italia protagonisti del Future Leaders Program con LensCrafters

Si è chiusa da pochi giorni la prima edizione del Future Leaders Program, un percorso immersivo ideato da LensCrafters (gruppo EssilorLuxottica) che ha coinvolto un gruppo selezionato di studenti della Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi”. Per otto settimane, ragazzi tra i 14 e i 17 anni hanno varcato la soglia della sede newyorkese dell’azienda non come semplici visitatori, ma come giovani professionisti in erba, pronti a confrontarsi con sfide reali di business.

Divisi in team, affiancati da mentori interni all’azienda, hanno affrontato un business case completo, misurandosi con dinamiche aziendali, obiettivi strategici e scadenze concrete. Risorse umane, marketing, finance: tre reparti chiave, tre angolazioni per guardare al futuro del lavoro.

Il risultato è emerso ieri, durante l’evento finale: ogni gruppo ha presentato la propria strategia davanti all’Executive Leadership Team di LensCrafters. Un confronto ad armi pari che ha emozionato anche i manager più navigati. Tra loro, il Presidente di LensCrafters Alfonso Cerullo, promotore del progetto, che non ha nascosto la sua soddisfazione: “Quando ho visto quei ragazzi parlare di ROI, di piano marketing e di sostenibilità… ho pensato che stavamo davvero facendo qualcosa di utile. Hanno detto cose serie, con consapevolezza. Non è poco a quell’età.”

Cerullo, napoletano d’origine e da anni tra le figure chiave del gruppo EssilorLuxottica negli Stati Uniti, ha voluto creare un ponte tra mondo della scuola e mondo del lavoro: “Dopo anni di carriera, senti il bisogno di restituire. Questo programma nasce da lì.”

Tra i momenti più toccanti, il modo in cui i ragazzi si sono auto-organizzati, scegliendo i ruoli all’interno dei team in base alle proprie inclinazioni. “Un piccolo segnale – dice Cerullo – ma che racconta molto: già a quell’età sanno ascoltarsi, capire dove possono dare il meglio. È un primo passo per diventare leader consapevoli.”

A rappresentare la Scuola d’Italia, il coordinatore del liceo Anthony Martire, che ha seguito l’intero percorso con entusiasmo: “È stato un viaggio di crescita vera. Abbiamo visto i nostri studenti cambiare passo dopo settimana, diventare più sicuri, più intraprendenti, più maturi.”

Il programma, realizzato in partnership con la Scuola d’Italia, ha lasciato un segno anche tra i dipendenti dell’azienda: alcuni leader sono volati da altre sedi solo per assistere alla presentazione finale. “Un gesto che dice più di mille parole”, commenta Cerullo.

E ora? “Non voglio sbilanciarmi – scherza – ma ci piacerebbe che questa fosse solo la prima edizione. Siamo un gruppo internazionale, ma crediamo molto nella formazione locale, nel legame con le comunità. E qui a New York, l’italianità ha ancora tanto da dire.”

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