Luca Valle - CEO Home Italia • Un legame imprescindibile

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In questo numero stiamo raccontando del profondo legame tra territorio e imprenditorialità. Percepisci l’identità di Home Italia in sintonia con la tua terra? E in che modo?

La Lombardia è un territorio speciale per il mondo dell’arredo: è ricco di maestranze specializzate che possiedono l’esperienza necessaria, tramandata di generazione in generazione, che rende unico e inimitabile il prodotto finale. Non solo, Milano è riconosciuta a livello internazionale come la capitale del design: qui le più importanti aziende di arredamento italiano presentano l’eccellenza dei loro prodotti durante il Salone del Mobile e la Design week, oltre ad avere incredibili showroom. Come il nuovo Spazio Edra, aperto quest’anno, nel palazzo Durini Caproni di Taliedo: una delle più sontuose residenze della Milano barocca. O lo spazio di Poltrona Frau all’interno di Palazzo Gallarati Scotti, edificio dei primi del Settecento in stile tardo barocco milanese, dalle linee architettoniche sobrie e raffinate. Home Italia non poteva che nascere qui: il binomio Milano/design è fortissimo.

Nel piano di rinascita dettato dal PNRR si pone molto l’accento sul ritorno a una valorizzazione del “Made in Italy” a livello internazionale. Home Italia da sempre lavora in questo senso oltre i confini del Bel Paese, in particolare in USA e Cina.

Esattamente, reputo il PNRR un piano straordinario e lungimirante, che ricalca quella che è da sempre la mission di Home Italia: promuovere a livello internazionale l’arredamento italiano, ponendosi come unico interlocutore tra i costruttori, gli architetti e le aziende italiane. I mercati esteri, in particolare la Cina e gli USA, richiedono sempre di più i nostri prodotti: il Made in Italy piace, ma il rivolgersi a più aziende da parte di progettisti e investitori stranieri crea problemi di tempistiche e di garanzia del servizio. Qui subentriamo noi: siamo infatti in grado di offrire gli arredamenti di tutte le aziende italiane a prezzi vantaggiosi, curandone anche logistica e spedizioni. Loro si rivolgono a noi e poi non pensano più a nulla.

Se dovessi descrivere il Made in Italy, quali identificheresti come caratteristiche fondamentali della “tradizione italiana”?

Per me l’italianità, oggi, è sinonimo di qualità artigianale, non solo nelle materie prime. È importante che vi sia un servizio di qualità anche dal punto di vista umano e gestionale, ma non tutti ancora sono su questa linea. Nel prossimo futuro, si deve lavorare molto sui processi, per rendere il Made in Italy competitivo con il resto del mondo, facendo risparmiare tempo e investimenti, ma garantendo sempre la qualità per cui siamo famosi nel mondo.

Ad oggi, in che modo Home Italia sta partecipando alla promozione del “Made in Italy”? E quali sono le prospettive future?

In tal senso, abbiamo costruito negli anni un circolo virtuoso che trova il suo punto di forza nella serietà e nella qualità Made in Italy dei servizi offerti. È la nostra reputazione che porta ad ampliare il business: i clienti soddisfatti sono la miglior pubblicità che si possa avere. Siamo in un business che neanche la pandemia ha fermato: ci siamo attrezzati per riuscire a mantenere i contatti con il resto del mondo, ampliando anche i nostri orizzonti. Su questa linea, il nostro prossimo passo sarà la realizzazione di tre progetti in Cina: Home Italia Resort, Home Italia Hotel e Home Italia Apartment. Questo ci permetterà di inserire tutti i nostri brand partner del Made in Italy in Cina, promuovendoli direttamente sia all’interno degli spazi che in uno showroom multi-brand che occuperà un piano intero. Un progetto ambizioso che sta prendendo forma e che diventerà il veicolo principale per la promozione del Made in Italy nel continente asiatico.

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