Covid e debiti. Una legge può salvare gli italiani a rischio usura

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La situazione economica e finanziaria nel nostro Paese sta diventando sempre più critica. Nel 2019 la percentuale delle famiglie italiane in stato di sovraindebitamento irreversibile ha raggiunto la percentuale del 10%. di dieci famiglie, di cui una lotta quotidianamente con debiti che non riuscirà mai a pagare. Stiamo parlando di 2 milioni e mezzo di famiglie… 7 milioni di persone! Vent’anni fa la percentuale era dello 0,5%, mentre se contiamo tutte le famiglie che hanno un qualche tipo di debito arriviamo al 25%. Una su quattro, e gli effetti si vedono: nel 2018 sono andati all’asta più di 245.000 immobili per un valore stimato di 36,4 miliardi di euro. Tutto ebbe inizio in una fase che venne definita storica, e cioè con l’introduzione della moneta unica europea: di storico l’adozione dell’euro ebbe senz’altro una cosa, e cioè il dimezzamento del potere di acquisto degli italiani. Infatti, la veloce equiparazione dei prezzi 1000 lire = 1 € ha ridotto il potere di acquisto delle retribuzioni, che invece hanno subito il reale cambio previsto.

Negli anni successivi, non potendo più far fronte agli impegni presi, le famiglie hanno iniziato ad indebitarsi e, anche per merito della facilità nell’erogazione del credito da parte del mondo bancario, si è arrivati agli anni 2007-2008 con tenori di vita ben superiori a quelle che erano le effettive possibilità.

Ci ha pensato la crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti a riportare tutti alla realtà. Perdite del lavoro, fallimenti aziendali e chiusura di centinaia di migliaia di imprese hanno aggravato la situazione economica fino ad arrivare ad oggi, periodo nel quale milioni di italiani lottano ogni giorno con debiti che non riusciranno mai a ripagare. Tutto questo fino all’inizio del 2020. Da marzo in poi abbiamo dovuto fare i conti con un’altra dura realtà: la Pandemia da Covid-19.

Se pensiamo che l’anno peggiore della crisi scorsa è stato il 2009, con un Pil in calo del 5%, cosa ci potremo aspettare nei prossimi anni con un Pil che quest’anno è previsto in calo almeno del 10%? La Caritas stima in 6 milioni il numero di famiglie che, sommerse dai debiti, rischiano di cadere nelle mani degli usurai. E non solo loro, purtroppo: di pari passo con i debiti sono cresciute anche le variegate realtà che propongono vie di uscita e soluzioni per cancellare o ridurre l’indebitamento. Capofila fu la tristemente nota Agenzia Debiti di Milano che creò, alle persone che si erano fidate, ancora più problemi, spillando loro gli ultimi soldi rimasti per poi sparire e vedere i suoi fondatori in prigione per bancarotta e truffa.

Oggi, cercando nel web, troviamo decine di realtà che promettono di farti uscire dai debiti. E lo fanno nei modi più vari. Quello che va per la maggiore è il Saldo & Stralcio, come viene chiamato dai più, o il Saldo a Stralcio, come dovrebbe in effetti essere chiamato. Come funziona? Mi metto d’accordo con il mio creditore per dargli una cifra inferiore a quella che lui vorrebbe. Cioè stralcio il mio debito riducendolo a volte anche di molto. E via tutti con la moda di proporre questa via di uscita e di conseguenza gli italiani a chiedere: “Voglio fare il Saldo e Stralcio”!

I problemi sono fondamentalmente tre.

• Lo Stralcio lo devi poi Saldare e la maggior parte delle persone le somme per farlo non le hanno.

• Lo Stralcio non lo puoi fare con tutti i creditori e quindi non sempre è applicabile.

• Il Saldo dello Stralcio non sempre porta alla cancellazione delle segnalazione nelle varie centrali rischi, come ad esempio il CRIF.

Quindi possiamo dire che il Saldo a Stralcio può essere una soluzione per alcune tipologie di debito e solo nel caso in cui il debitore abbia a disposizione le somme necessarie per farvi fronte.

Qual è dunque la soluzione definitiva per uscire dalle situazioni di sovraindebitamento e ritornare puliti ad essere una risorsa per la propria famiglia e l’intera comunità?

La Legge 3 del 2012 è stata introdotta in Italia proprio con questo obiettivo: cancellare definitivamente la situazione di sovraindebitamento in cui versano, come abbiamo già visto, milioni di famiglie in Italia. Introdotta negli anni in cui gli effetti della crisi del 2008 si facevano sentire tragicamente, fu chiamata infatti la “Salva Suicidi” ma ci vollero ancora tre anni per renderla applicabile, con una quasi completa riscrittura. Solo nel 2015 si iniziarono ad avere le prime timide omologhe da parte di qualche tribunale e possiamo dire che è stato il 2018 l’anno che l’ha sdoganata e neppure in maniera così definitiva. In effetti sono ancor molti i professionisti che la sconsigliano ai loro clienti, cercando di indirizzarli nel molto più redditizio (per i professionisti stessi) “Saldo a Stralcio”. E sono molte anche le società di consulenza che attirano i clienti con la promessa di essere “esperti nella Legge 3 del 2012” per poi indirizzarli in altre operazioni, sempre e comunque più redditizie per loro come quella di farsi “vendere” la casa a prezzi bassissimi con la promessa di andare a chiudere i debiti con i creditori.

La Legge 3 del 2012 è l’unico strumento per chiudere definitivamente la problematica del sovraindebitamento e farti ripartire pulito. L’unico.

Attenzione però! Mica tutti la sanno applicare. Infatti le pratiche presentate in Tribunale hanno finora una percentuale altissima di esiti negativi: il 70% delle pratiche (dati Sole 24 ore) si ferma durante l’iter per mancanza dei requisiti per poter accedere ai benefici della legge, oppure viene rigettata dal giudice perché costruita e presentata in maniera non conforme.

Questo significa che, se incappi nel professionista sbagliato, hai un’altissima probabilità di vederti rigettata la pratica, con le conseguenze previste dalla legge e cioè che per i prossimi cinque anni non potrai più presentare la domanda. Hai presente cosa significa tutto questo? Il professionista, che ti ha seguito e che magari ha presentato un piano totalmente sbagliato, si sarà fatto pagare per poi dare la colpa dell’eventuale rigetto alla scelta sconsiderata del giudice di turno. Se la pratica di Legge 3/2012 viene rigettata è solo perché chi l’ha presentata ha sbagliato a farlo, sappilo!
È quindi di fondamentale importanza scegliere bene a chi affidarsi perché, come abbiamo visto, sbagliare professionista vuol dire, nella stragrande maggioranza dei casi, vedersi rigettata la pratica di Legge 3 del 2012, l’unica via che hai per risolvere definitivamente i problemi di sovraindebitamento.

Come scegliere quindi il professionista giusto?

Innanzi tutto deve essere specializzato. È abbastanza ovvio che un professionista specializzato è sicuramente meglio di uno che dice di esserlo, ma che poi magari spazia dal Diritto Bancario a quello famigliare senza battere ciglio: se poi quel professionista specializzato ha anche scritto un libro sull’argomento tanto meglio, perché significa che la materia la conosce veramente a fondo. Arrivati fin qui bisogna metterlo alla prova chiedendogli di dimostrare quante pratiche ha depositato nei tribunali e quante di queste hanno avuto esito positivo.

Altro passaggio fondamentale è la garanzia. Devi essere certo che i tuoi soldi – sì perché se vuoi un professionista serio lo devi pagare – non rischino di essere gettati al vento. C’è solo una realtà in Italia che mette sul contratto la Garanzia Soddisfatti o Rimborsati al 100% ed è quella che ho creato insieme a mia moglie: LEGGE3.it la più grande rete di professionisti specializzati nella Legge 3 del 2012. Ed è l’unica realtà in Italia che può vantare il Certificato Zero Truffe rilasciato dalla prestigiosa rivista Il Salvagente, leader nei test contro le truffe ai consumatori. Siamo nati alla fine del 2016 con in testa un’idea ben precisa: salvare quante più persone possibili dalla crisi creata dai troppi debiti e far trovare loro la serenità perduta. Avendo avuto io stesso forti problemi di indebitamento, capisco benissimo cosa si prova in quei momenti e cosa passa per la mente di chi non vede una luce che possa far tornare la serenità perduta. Abbiamo creato due reti di Professionisti presenti in tutte le Regioni Italiane. Una rete è formata da Specialisti che hanno il compito di assistere il cliente nella costruzione della pratica, nel reperimento della documentazione e soprattutto nel trovare la soluzione più adatta per portarlo fuori dal Tunnel dei troppi debiti; l’altra invece è formata da Avvocati e Commercialisti che hanno il compito di assistere l’indebitato nella fase successiva, e cioè quella in cui è prevista la discussione con l’Organo di Composizione della Crisi e il successivo passaggio in Tribunale. Le persone che si rivolgono a noi hanno la possibilità di farsi redigere un Report che è il risultato di un approfondito studio del nostro ufficio tecnico, volto a confermare la Soluzione giusta in base alla situazione personale della persona indebitata e della sua famiglia. Negli ultimi 2 anni, 772 persone si sono affidate a noi per lo studio della soluzione a loro più adatta e sono ormai decine le Omologhe e i Decreti ottenuti nei vari tribunali d’Italia. Molti di questi sono consultabili nell’apposita sezione del nostro sito www.legge3.it oppure scaricando la nostra pubblicazione “Fatti e non Parole”, sempre dal sito. I nostri risultati sono stati notati anche dai media che hanno già da tempo cominciato a dedicarci articoli e interviste. Sono stato invitato da Rai Uno, all’interno della trasmissione Uno Mattina, in qualità di esperto sui problemi di sovraindebitamento; faccio parte di un progetto di ricerca instituito dalla Commissione Europea per migliorare la consulenza in materia di debito delle famiglie europee; ho pubblicato, nel 2017, il mio primo libro dal titolo Liberati dai Debiti e Riparti Pulito, ed è con estremo orgoglio che posso annunciare l’imminente uscita della mia nuova pubblicazione che sarà presente in tutte le librerie Mondadori dal mese di dicembre.

Fuori dal Tunnel dei Debiti – Come funzione la Legge 3 del 2012 e come sarà nel Nuovo Codice della Crisi avrà la prefazione del maestro del giornalismo italiano, Vittorio Feltri.

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