A New York riconosciuto l’impegno del presidente ASI Napoli e CISE Roma per la valorizzazione economica e industriale della Regione Campania, nonché il contributo alla crescita della Reputazione del Sud
Si è svolta a New York la serata dell’Italian Reputation Award 2024 all’Istituto Italiano di Cultura di New York. Questo nuovo prestigioso premio, nato dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di New York, diretto da Fabio Finotti, e Reputation Research, guidato da Davide Ippolito, ha individuato e riconosciuto le personalità che si sono distinte per reputazione, raggiungendo risultati professionali e culturali che hanno migliorato la reputazione dell’Italia nel mondo.
Tra i premiati, Giosy Romano, già commissario straordinario del Governo nella Zes Campania e della Zes Calabria fino al febbraio 2024, nonché presidente CISE (Confederazione Italiana per lo Sviluppo Industriale) e ASI Napoli (Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale). L’attività instancabile per lo sviluppo economico delle aree del Mezzogiorno d’Italia è insomma stata notata anche nel nuovo continente e riconosciuta a New York.
Il premio è stato consegnato dall’imprenditrice Alma Laias, senior advisor della Camera di Commercio Americana in Italia e rappresentante del NIAF, che si è detta felice di assistere alla piccola “revolution” newyorkese e al fermento portati dai promotori italiani dell’evento, nonché orgogliosa di premiare il dirigente italiano “Per il suo impegno nella valorizzazione del Mezzogiorno d’Italia. La sua esperienza professionale, l’impegno politico e la competenza nella gestione della cosa pubblica hanno contribuito in modo significativo alla promozione dello sviluppo economico e industriale della regione Campania, rafforzando la Reputazione dell’Italia”. Molto emozionato l’amministratore italiano ha innanzitutto voluto estendere il premio “a tutto il team di Governo” che lo ha supportato nell’azione amministrativa posta in essere, commentando poi “È un vanto rappresentare un’Italia che ha attratto nuovi investimenti nel Mezzogiorno con una ricetta semplice: semplificazione del processo burocratico. Mutando la narrazione rispetto all’aggravamento del procedimento tipico italiano”.