Il neopresidente Indennimeo: «Maggiore diffusione del Prodotto Unico Fasi-Assidai»
Presidente Indennimeo, sappiamo che Assidai si occupa sin dalla sua nascita di assistenza sanitaria integrativa, ma che cosa ha di speciale rispetto ad altri fondi analoghi?
Assidai è davvero unico perché è un Fondo di assistenza sanitaria di natura no profit i cui valori cardine sono la solidarietà e la mutualità, e propone sul mercato uno dei benefit oggi più richiesti: l’assistenza sanitaria integrativa. Manager, quadri e consulenti possono aderire individualmente o come azienda e possono mantenere la loro iscrizione ad Assidai per tutta la vita con coperture all’avanguardia, che tutelano non solo il manager che aderisce, ma anche tutta la sua famiglia. Scegliendo Assidai si aderisce a un Fondo sanitario e non a una soluzione assicurativa tout court, beneficiando così di tutti i valori intergenerazionali insiti nel Fondo. Inoltre, Assidai è un Fondo creato dai manager per rispondere alle esigenze dei manager, essendo stato costituito e gestito da Federmanager, unico stakeholder del Fondo stesso, e questo ne accresce la solidità anche in termini di expertise e know how.
In questi mesi anche l’Italia sta facendo i conti con il fenomeno della “Great Resignation”. Secondo Lei che ruolo gioca il welfare aziendale in tal senso?
Secondo un recente studio di Mckinsey il 40% dei lavoratori a livello mondiale è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi mesi, e nell’ultimo anno in Italia le dimissioni sono cresciute di oltre un terzo rispetto al 2021, come riporta l’Osservatorio sul precariato dell’Inps. A fronte di questa situazione, ritengo che le aziende possano offrire molteplici strumenti in termini di welfare per motivare e trattenere i talenti. In particolare, Assidai garantisce uno dei benefit più richiesti dal personale all’interno delle aziende. Il Fondo propone, infatti, soluzioni tailor made innovative e competitive, che concernono prestazioni medico-sanitarie; prestazioni socio-sanitarie; assistenza (invalidità e/o morte per malattia e/o infortunio), e che generano un circolo virtuoso tra i dipendenti stessi e le imprese. Siamo, quindi, a completa disposizione dei decision maker aziendali per confrontarci e condividere la nostra esperienza in termini di welfare. In particolare, poniamo a disposizione delle aziende una soluzione unica sul mercato. Si tratta del “Prodotto Unico Fasi – Assidai”, che garantisce ai dirigenti in servizio un’assistenza sanitaria completa, integrando le prestazioni previste da nomenclatore tariffario Fasi in modo pressoché totale. Oltretutto, offre la possibilità di gestire un’unica richiesta di rimborso Fasi/Assidai e un unico accesso facilitato al network di strutture sanitarie convenzionate, sotto l’egida di Industria Welfare Salute (IWS), società partecipata da Federmanager, Confindustria e Fasi.
Cosa significa per Assidai “benessere” della persona?
Ritengo che il benessere sia uno stato di equilibrio e di stabilità cui bisogna sempre mirare. Assidai ne conosce il valore; il payoff del brand lo racconta chiaramente indicando “il fondo sanitario per il tuo benessere”. Per questo, da oltre 30 anni, il Fondo si prende cura della salute degli iscritti e delle loro famiglie a prescindere dall’età e dalle condizioni di salute al momento dell’iscrizione. Iscriversi ad Assidai significa non solo essere tutelati nei momenti più delicati della propria vita, ma anche avere a disposizione una serie di prestazioni per la non autosufficienza. Nel panorama dei fondi sanitari integrativi italiani, infatti, Assidai ha sempre giocato d’anticipo, fin dal 2010, sul delicato tema delle coperture per la non autosufficienza (Long Term Care), cioè l’insieme dei servizi socio-sanitari forniti con continuità a persone che necessitano di assistenza permanente a causa di disabilità fisica o psichica. Questo tema, purtroppo, per l’Italia e per i principali Paesi europei, è sempre più di attualità a causa del graduale invecchiamento della popolazione. A certificare il trend, per il nostro Paese, sono stati i risultati dell’ultimo Censimento dell’Istat, raccontando un’Italia che non cresce più e che invecchia con ormai cinque nonni per ogni bambino. Ogni anno il Fondo ha apportato continue migliorie alle prestazioni per la non autosufficienza, e mi fa piacere anticipare che potrebbero esserci significative novità anche per il 2023.
Risale a giugno la sua elezione al vertice di Assidai: qual è la mission della Sua Presidenza e che prospettive vede per il Fondo?
È un onore essere stato eletto Presidente di Assidai e il mio compito sarà quello di guidare il Fondo in un’ottica di continuità con tutto quanto è stato fatto in passato, ma con un’attenzione molto forte verso i colleghi iscritti, i nuovi aderenti, l’innovazione e la sostenibilità, con l’obiettivo di allargare la nostra platea di aziende industriali. Ritengo che sarà fondamentale consolidare e rafforzare il posizionamento di Assidai quale principale Fondo integrativo del Fasi, attraverso una sempre maggiore diffusione del Prodotto Unico Fasi-Assidai, in linea con le decisioni delle parti sociali. Contemporaneamente, sarà importante continuare ad accrescere la riconoscibilità del brand Assidai e implementare nuove sinergie con gli altri Enti del sistema e con le Associazioni Territoriali Federmanager, per ottimizzare i processi operativi e aumentare il livello dei servizi offerti agli assistiti e alle imprese.
