Cosa stiamo imparando da questa esperienza?

6F5A3491

La domanda ricorrente che si pongono le persone con cui parlo in questo periodo, guardando al lungo termine, è se dopo l’emergenza Covid tutto tornerà come prima o se alcune cose cambieranno per sempre. La mia opinione è che questa situazione sia destinata ad accentuare – in modo inatteso, profondo e duraturo – alcune tendenze che erano già in atto da tempo.

ECCO LE MIE CONSIDERAZIONI:

1

Abbiamo un’occasione per superare l’inerzia e re-immaginare la nostra vita e il nostro mondo. Le grandi crisi – a livello personale, aziendale e nazionale – sono faticose. Ma lo sconvolgimento della nostra vita quotidiana, quando viene spogliata di ciò che accade per forza di abitudine, ci spinge a concentrarci di più su ciò che è essenziale, sul perché delle cose (il nostro purpose) e sull’opportunità di pensare con più coraggio e ambizione. Noi di Snam, ad esempio, puntiamo non solo a recuperare i ritardi negli investimenti accumulati a causa del lockdown ma anche, dove possibile, ad accelerare ulteriormente per contribuire alla ripresa economica dell’Italia e alla transizione energetica.

2

L’ingiustizia e le disuguaglianze continuano a essere tra i problemi distintivi della nostra epoca. Il costo sproporzionato che la crisi ha avuto sugli anziani e coloro
che sono isolati o vivono in situazioni difficili è un tema che deve farci riflettere. E con l’impatto economico del Covid-19 ancora in divenire e Paesi, aziende e persone che avranno grandi problemi, la forbice si amplierà ulteriormente. Le persone la cui assicurazione medica è legata al lavoro o coloro i quali non hanno accesso alla tecnologia saranno colpiti più duramente dalla crisi, con una doppia dose di iniquità. Fortunatamente, rispetto ad altri stati occidentali, l’Italia ha un sistema sociale più solido. Ma il modo in cui tutti i Paesi aiuteranno le decine di milioni di persone che stanno entrando per la prima volta nella povertà definirà la politica per decenni. Ciò premesso, sono stato colpito dalla solidarietà a cui ho assistito, soprattutto nel nostro Paese: l’eroismo degli operatori sanitari e gli esempi di persone disciplinate, che si sono legate tra loro e tra diverse generazioni. Puntare sul nostro innato senso di equità è una buona base per ricostruire.

3

Questa crisi ci ha spinto anni avanti sulla curva tecnologica. Videoconferenze, shopping digitale, didattica a distanza, e-health e pubblica amministrazione online: abbiamo avuto un forte incentivo a scaricare tutti i servizi disponibili e a imparare a usarli. E questo ha coinvolto anche molte persone che fino ad ora non avrebbero mai pensato di “collegarsi”. Quando tutto questo sarà finito non cancelleremo le app e questo significa che alcune delle tendenze che si stavano comunque affermando – come il remote work, la riduzione dei viaggi di lavoro, tutto ciò che può fare a meno dell’esperienza fisica – saranno notevolmente accelerate.

4

Abbiamo l’opportunità di velocizzare la transizione energetica. Le istituzioni avranno un ruolo chiave nella “ricostruzione” dopo questa crisi: a tal fine sono già stati stanziati migliaia di miliardi. Se questo denaro sarà investito in infrastrutture e servizi per rendere la società più moderna e produttiva, genererà posti di lavoro e crescita economica. Grazie ai capitali privati, inoltre, solo in Italia si potrebbero mobilitare 100 miliardi di euro di investimenti, dai trasporti alla sanità, dall’idrico all’energia: in cinque anni, grazie a un effetto moltiplicatore di tre volte, si potrebbero generare 300 miliardi in più di Pil. Ciò permetterebbe di accelerare anche i nostri progressi sulla lotta al cambiamento climatico. A livello europeo, le spinte politiche per far crescere la domanda di idrogeno potranno sbloccare significativi investimenti privati e creare posti di lavoro senza tasse o sussidi. In questo campo l’Italia potrà avere un ruolo di primo piano, confermando la propria Reputazione di Paese all’avanguardia nella green economy.

5

Dobbiamo ripensare il nostro modo di lavorare. Lo smart working di massa ci ha proiettati cinque anni in avanti sull’adozione della tecnologia. Nella nostra organizzazione ha funzionato sorprendentemente bene: le riunioni iniziano e finiscono in tempo, sono meglio preparate e più strutturate. Dovremo capire come svilupparlo ulteriormente, mantenendo l’inclusività, e come utilizzare lo smart working per favorire l’occupazione femminile. Il 70% dei mestieri del futuro avranno una componente STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) ed è importante, soprattutto in Italia, incoraggiare le giovani ragazze a studiare queste discipline senza farsi condizionare da stereotipi. Le aziende dovranno pensare a come inserire nuovi assunti per creare reti professionali, amicizie personali e legami con le generazioni più anziane. Ma il tempo dovrà essere gestito in modo diverso, per bilanciare le riunioni e le call con la lettura e il pensiero.

6

Il ruolo sociale delle imprese è sempre più sotto i riflettori. Coloro che si prendono cura delle persone, dei fornitori, dei clienti e delle comunità scopriranno che ciò può avere un impatto sorprendentemente alto, e vi si dedicheranno con ancora più impegno. In futuro i fattori ESG saranno una caratteristica sempre più determinante dei mercati finanziari e decisiva per la Reputazione delle aziende e dei Paesi.

7

La preparazione è fondamentale. Con il senno di poi, si può dire che il mondo era impreparato a una pandemia, anche se eravamo a conoscenza della minaccia. Uno dei principali vantaggi dell’essere preparati è che si può passare all’azione molto più velocemente e lo abbiamo osservato chiaramente. Dobbiamo imparare da questa esperienza nell’affrontare le prossime sfide, tra cui quella dei cambiamenti climatici.

Trovi questo articolo su
Reputation Review #22

Acquista la tua copia per scoprire tanti altri contenuti

Condividi l'articolo

L’unica rivista dedicata
alla Corporate Reputation

Le ultime uscite

Ogni tre mesi un nuovo numero tematico ricco di approfondimenti, interviste e tendenze dal mondo della Corporate Reputation

Categorie

Leggi "Reputazioni"

In questo libro abbiamo raccolto la nostra esperienza sul campo. Attraverso i contributi di ospiti eccellenti, individuiamo il concetto di immagine e credibilità.

Social

Vuoi partecipare al prossimo numero

di Reputation Review?

Compila il form verrai ricontattato al più presto