La messinese Giulia Giuffrè è Consigliere d’amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, società siciliana di eccellenza mondiale che si occupa di irrigazione di precisione dagli anni 70, e tra i 10 SDG Pioneer 2021, gli imprenditori premiati dall’UN Global Compact per aver svolto un lavoro eccezionale nel campo dei diritti umani, ambiente e lavoro, in particolare per la gestione sostenibile dell’acqua.
Quanto è importante la Reputazione della sua azienda e in che relazione la pone col territorio dove è nata?
La Reputazione è sicuramente un concetto importantissimo. Abbiamo scelto di farci promotori di un modello di business sostenibile e di portare la nostra tecnologia Made in Italy in oltre 120 Paesi del mondo, un percorso che non avremmo potuto intraprendere se non fossimo nati e cresciuti in Sicilia, regione a vocazione agricola e con limitate risorse idriche, dalla quale abbiamo saputo trarre un insegnamento prezioso improntato alla tutela dell’acqua. La nostra azienda si impegna per essere un punto di riferimento per i coltivatori di tutto il mondo, offrendo soluzioni per l’irrigazione sostenibile studiate per ottimizzare le risorse ambientali e i processi produttivi.
L’attuale situazione del Pianeta, insieme alla crescente domanda alimentare, impone alle aziende una rinnovata coscienza ambientale, e Irritec nasce proprio con questa visione: produrre di più sprecando di meno. La microirrigazione è, infatti, il metodo in assoluto più efficiente (fino al 95%) poiché consente un notevole risparmio di risorse idriche ed energetiche, oltre a limitare l’uso di fertilizzanti e fitofarmaci. Solo lo scorso anno, i nostri sistemi sono stati installati su circa 400mila ettari coltivati, consentendo un risparmio di oltre 32 milioni di kW e di oltre 440 milioni di metri cubi d’acqua.
Lei ha spesso sostenuto che Irritec ha un forte legame con l’area della Sicilia dove si è sviluppata. Può raccontarci qualcosa in più?
La nostra storia inizia nel 1974 a Capo d’Orlando, un paese della costa tirrenica tra Messina e Cefalù, quando la mia famiglia decise di fondare l’azienda. Inizialmente Irritec era specializzata nella produzione di avvolgibili, ma presto la produzione venne convertita per realizzare sistemi di irrigazione a goccia, con l’obiettivo di favorire il risparmio idrico e promuovere l’agricoltura sostenibile. Una scelta nata proprio dalle esigenze del nostro territorio, che ci ha permesso di diventare leader mondiali, con 15 sedi tra commerciali e produttive e oltre 800 collaboratori.
La sostenibilità è uno dei vostri valori cardine, può parlarcene?
Per Irritec è un impegno costante nel “cosa” e nel “come” si produce: lavoriamo perché ogni goccia d’acqua sia impiegata al meglio, riducendo l’impatto ambientale. Ma non solo. Promuoviamo anche una nuova coscienza ambientale, attraverso un modello di business responsabile e la diffusione della cultura dell’efficienza idrica in agricoltura. Il tutto è improntato a un modello di economia circolare che interessa tutte le fasi, dalla progettazione alla produzione, fino al corretto smaltimento e riutilizzo del materiale plastico: oggi in Irritec circa il 25% della plastica utilizzata proviene da riciclo. Inoltre, il design dei nostri prodotti è studiato appositamente per diminuire il quantitativo di plastica, migliorandone al contempo le performance. Ma essere sostenibile per un’azienda significa anche andare oltre alla vendita del prodotto e occuparsi dell’intero ciclo di vita. Infatti, per incoraggiare gli agricoltori a smaltire correttamente la plastica, nel 2015 abbiamo creato il programma Green Fields, che mette in contatto i raccoglitori con gli agricoltori ed eroga a questi ultimi un bonus per gli acquisti successivi e un certificato di eccellenza in irrigazione sostenibile. Si realizza così un circolo virtuoso che coinvolge tutti gli attori della filiera e trasforma la plastica in materiale riutilizzabile. Un impegno di cui ho scelto di essere portavoce in prima persona, ricoprendo il ruolo di ambasciatrice della sostenibilità.
In che modo riuscite a conciliare le esigenze di un’impresa che deve produrre profitto economico con quelle locali? Un’azienda e il suo territorio possono agire in armonia?
In Irritec ci impegniamo ogni giorno per l’ambiente e la salute del nostro territorio, che ci dà tanto e a cui noi sentiamo il dovere di restituire altrettanto. Il nostro impegno è stato più che mai tangibile durante il 2020, quando ci siamo trovati a fare i conti con l’emergenza sanitaria: abbiamo modificato le procedure per preservare la salute e la sicurezza dei dipendenti e delle loro famiglie. Abbiamo aderito alla campagna #iopagoifornitori, a sostegno della filiera agroalimentare, e abbiamo partecipato alla campagna “Prezzi Bloccati”, impegnandoci a non fare aumenti speculativi. L’impegno ha riguardato anche la comunità, mettendo a disposizione dell’emergenza sanitaria conoscenza e tecnologie. Per esempio, abbiamo realizzato e donato delle valvole per utilizzare le maschere da sub con i ventilatori polmonari, e siamo stati tra i promotori dell’hub vaccinale di Capo D’Orlando, l’unico sul territorio siciliano a essere stato realizzato grazie a una stretta sinergia pubblico-privato.